Un evento on line, il Summit Educazione positiva, dal 16 al 21 maggio 2022, si propone di divulgare un approccio educativo morbido, ma non permissivo.
L’educazione positiva può aiutare le famiglie a crescere figli più sereni? Si può, nella vita di tutti i giorni, gestire i conflitti con i bambini in modo da ridurre le occasioni di stress?Il Summit Educazione positiva, dal titolo “La fatica genitoriale: trasformare i conflitti in occasioni di complicità”, previsto on line dal 16 al 21 maggio 2022, intende rispondere a queste domande. L’evento è un’idea di Clio Franconi, i destinatari sono soprattutto famiglie, ma anche educatori e chiunque lavori o sia a contatto con i bambini, da zero a dodici anni.
I relatori sono esperti di pedagogia, psicologi, formatori, in un calendario di 30 professionisti. Tra loro ci sono Gerry Grassi, Rosicler Ramirez Moran, Lucia Giovannini, Marco Sacchelli, Maria Noemi Regalia / 釋恒定 SHÌ-HÉNG-DÌNG, Maestro Shì-Héng-Chán, Francesca Bubba, Sara Ghirelli.
L’educazione positiva è un approccio noto agli addetti ai lavori, meno conosciuto dai genitori. Il punto, come spiega Clio Franconi, è supportare le famiglie nel loro ruolo genitoriale, perché “genitore sereno e sostenuto significa maggiori probabilità di crescere futuri adulti equilibrati e responsabili per il mondo di domani”.
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Che cos’è l’educazione positiva
Debbie Godfrey definisce in modo interessante l’obiettivo dell’educazione positiva o genitorialità positiva:
insegnare la disciplina in modo da costruire l’autostima del bambino e sostenere una relazione genitore-figlio reciprocamente rispettosa, senza rompere lo spirito del bambino (2019).
Per molti genitori italiani, l’educazione positiva può tradursi in un atteggiamento realmente alternativo a quello che, da bambini, hanno essi stessi vissuto. Non è l’autoritarismo di vecchia maniera, infatti, e non è un permissivismo fondato sull’assenza di regole.
Il genitore guida, si prende cura, manifesta amore incondizionato, mostra empatia per i sentimenti del bambino ma stabilisce dei limiti. Insegna, ma rispetta le fasi di sviluppo del bambino, dà affetto e sicurezza emotiva, ma responsabilizza.
Tutto questo può sembrare difficile ad alcuni genitori, disorientati dal cambiamento di modelli di riferimento nelle famiglie degli ultimi cinquant’anni, provati dal periodo della pandemia:
“È persuasione diffusa attribuire i problemi e le difficoltà delle famiglie a mancanze, errori o inadeguatezze del genitore. Molti papà e mamme credono che la strada più semplice sia, semplicemente, “sopportare” i momenti di stress e fatica”, dice Clio Franconi. “Questo però porta a un accumulo di tensioni e di emozioni che si tende a non esprimere né ascoltare. Il risultato è un senso di solitudine e isolamento, un vero e proprio malessere di fondo, che rende ancora più difficile per il genitore capire il punto di vista del bambino e il suo bisogno e rispondere con fermezza ed empatia”.
Il Summit Educazione Positiva
Il Summit Educazione Positiva è alla sua quarta edizione. Se sul web sono tuttora diffusi portali, blog, magazine che si concentrano sulla maternità e sulla prima infanzia, l’evento curato da Clio Franconi sembra avere caratteristiche originali.
Il focus è sui bambini, ma il vissuto e le emozioni dei genitori sono in primo piano. Il tema di quest’anno, la fatica genitoriale, suggerisce che mamme e papà più sereni, più consapevoli dei bisogni dei bambini come dei propri, siano la chiave di volta per la crescita dei figli.
Il Summit Educazione Positiva è gratuito , previa iscrizione, e si articola in una serie di interviste video, a cui si accede on line. Gli iscritti possono vedere gli incontri in qualsiasi momento tra le 7 del mattino alle 7 del giorno seguente.Sono previste anche sessioni in diretta, con la possibilità da parte degli utenti di porre domande agli esperti. Fra i temi in programma: allattamento e rapporto con il cibo nella prima infanzia, conflitti e situazioni di stress in pre-adolescenza, ansia e fatica genitoriale.
>> Per informazioni e iscrizioni: summit-educazione-positiva.com