Sei anche tu un cacciatore di pulci? Consigli utili per aspiranti scrittori e… per la vita!

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Chi di noi non si è mai trovato di fronte a un foglio bianco senza sapere come riempirlo? La scrittura come metafora della vita, nell'articolo d'esordio di Elisa Bottignolo.

Il perfezionista della fase progettuale è una persona che corre il pericolo di preparare una valigia a dir poco perfetta per ogni evenienza, tralasciando completamente il viaggio…

Chi di noi non si è mai trovato di fronte a un foglio bianco senza sapere come riempirlo? Volenti o nolenti, ci troviamo a dover scrivere: un tema, una mail, un biglietto di auguri, una lettera, la lista della spesa.

Solitamente, il foglio bianco colpisce soprattutto due tipologie di scrittori in erba: i “cacciatori di pulci” e i “cacciatori di errori”.
Avete capito bene: pianificare eccessivamente la fase progettuale di un testo, facendo le pulci alle idee e ai concetti che vorremmo esprimere, così come scrivere una manciata di frasi correndo immediatamente indietro a rileggerle sono entrambi atteggiamenti che non giovano alla creatività e, tanto meno, alla scrittura.

Il perfezionista della fase progettuale è una persona che corre il pericolo di preparare una valigia a dir poco perfetta per ogni evenienza, tralasciando completamente il viaggio…
Viaggio, che a dirla tutta, spaventa anche un bel po’ il nostro preparatore di valigie perfette, perché potrebbe nascondere qualche imprevisto dietro l’angolo.

Il foglio bianco incarna in pieno quella paura, quella sensazione che accompagna un atleta che si allena alacremente tutti i giorni senza mai trovare il coraggio di partecipare ad una gara, anche dilettantistica. A cosa serve progettare se poi non si entra mai in azione? Risposta: foglio bianco.

Anche chi non fa un passo senza tornare subito indietro ad assicurarsi che tutto sia in ordine non se la vive bene di fronte alla performance scrittoria. Scandagliare quanto abbiamo appena scritto a caccia di possibili errori blocca il flusso creativo e crea discontinuità tra gli argomenti trattati facendo sembrare il nostro componimento una sorta di quadro cubista… molto avveniristico certo, ma se non siamo dei grandi talenti destinati ad un successo planetario, il nostro testo sarà composto da frasi molto gradevoli prese separatamente le une dalle altre ma, nell’insieme, risulterà senza filo narrativo agli occhi dei lettori bramosi di una trama avvincente e unitaria.

Ho un suggerimento consolidato ed efficace per i cacciatori di pulci e di errori.

Per vincere la guerra contro il foglio bianco impegnatevi ad uscire dalle cornici della tanto agognata perfezione e inizialmente lasciate scorrere.

Fate proprio come suggeriva Eraclito introducendo il concetto di Pantha Rei, sostenendo il divenire come categoria da preferire all’essere, o per essere più moderni, come ci consiglia il musicista Allevi con la sua “Go with the flow”.

Lasciate andare, lasciate scorrere e solo poi pensate al resto. Sistemare un foglio scritto è più incoraggiante che fare i conti con il foglio bianco.
Pensate a uno scultore: per creare la sua opera procede a tentativi, trasforma gli errori in nuove opportunità, dà una forma ad una materia informe. Ecco, vediamola così: è necessario avere a disposizione un po’ di materia per iniziare a darci una forma!

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