Il tema è particolarmente di moda ultimamente e ci affascina. Presentiamo oggi una ricerca portata avanti dal Censis dal titolo “I nativi digitali in Calabria“. Iniziamo con un po’ di numeri: l’indagine effettuata in Calabria rivela che:
La ricerca si fa forza dei risultati di un’indagine approfondita che ha indagato sulle abitudini di 2.300 studenti delle scuole medie e superiori della regione calabrese fra gli 11 e i 19 anni di età e 1.800 genitori. Si tratta di un’indagine campione che rende bene lo scenario generale dei giovani in tutta Italia, accomunati da un uso ormai costante e quotidiano delle nuove tecnologie digitali.
Dalla ricerca emerge però come sia debole l’appeal della scuola sui ragazzi, anche nel caso in cui la scuola metta a disposizione degli allievi supporti tecnologici. L’84% degli studenti calabresi afferma che durante la settimana scolastica i personal computer non vengano mai usati per studiare le materie umanistiche; il dato si conferma alto anche per le materie scientifiche (79%) e per quelle quelle tecniche (66%).
I docenti cosa ne pensano? Leggendo i loro pareri, si nota una certa resistenza culturale motivata dalla convinzione che l’approccio tradizionale all’insegnamento sia quello più efficace e corretto. Contemporaneamente, però, i professori sanno benissimo che le nuove tecnologie sono indispensabili per instaurare un dialogo efficace con i ragazzi e per svolgere al meglio la propria funzione, pur diffidando di un apprendimento partecipativo che rischia di mettere in discussione il ruolo del docente, così come inteso fin d’ora.
Questi sono solo alcuni risultati della ricerca del Censis «I nativi digitali in Calabria», promossa dalla Regione Calabria (Assessorato alla Cultura). Clicca qui per vedere tutti i risultati!