Come incentivare la creatività?

jim jarnush
Come incentivare la creatività? Laura Pagano prende a prestito i pensieri di Jim Jarmush e ci dice che...

L’estate scorsa sono entrata in un caffè di Tallinn e mi ha incuriosito un volantino che pubblicizzava una rassegna cinematografica locale. Nel retro dell’opuscolo è stato stampato un pensiero di Jim Jarmusch, il celebre attore e regista americano. Ecco le sue parole:

“Nothing is original. Steal from anywhere that resonates with inspiration or fuels your imagination. Devour old films, new films, music, books, paintings, photographs, poems, dreams, random conversation, architecture, bridges, street signs, trees, clouds, bodies of water, light and shadows.
Select only things to steal from that speak directly to your soul. If you do this, your work (and theft) will be authentic.
Authenticity is invaluable; originality is non-existent. And don’t bother concealing your thievery – celebrate it if you feel like it. In any case, always remember what Jean-Luc Godard said: “It’s not where you take things from – it’s where you take them to”.

Le parole di Jarmusch sono un vero e proprio incentivo alla creatività. Il regista infatti ci dice che “nulla è originale” per questo ci consiglia di “rubare” tutto ciò che può ispirare o alimentare la nostra immaginazione.

>> Leggi anche “5 esercizi per incentivare la creatività

Come dare un impulso alla propria creatività?

Possiamo quindi alimentare la nostra creatività divorando “vecchi film, nuovi film, musica, libri, dipinti, fotografie, poesie, sogni, conversazioni casuali, architettura, ponti, segnali stradali, alberi, nuvole, corpi d’acqua, luci e ombre”.

Quello che è importante per Jarmusch è selezionare solo ciò che parla direttamente alla nostra anima. Solo se eseguiamo questa operazione, “il nostro lavoro sarà autentico”. Perché se è vero che l’originalità è “inesistente”, “l’autenticità è inestimabile”. Il regista conclude celebrando le parole di un altro regista, Jean-Luc Godard, il quale spiega che “non è importante da dove prendiamo le cose, ma è dove le portiamo” a fare la differenza.

Sono tante le testimonianze di coloro che hanno fatto la differenza, “rubando” , “prendendo da” e “portando a”… citerò solo qualche esempio.

Nel campo della crescita personale, i fondatori della Programmazione Neuro Linguistica (PNL), Richard Bandler e John Grinder, hanno elaborato la loro “teoria dell’eccellenza” attingendo ai contributi di tre diversi psicoterapeuti: Virginia Satir, Milton Erickson e Fritz Perls.

In ambito commerciale, sono stati i coniugi Handler a creare un vero e proprio business del giocattolo, contribuendo a diffondere un nuovo immaginario culturale, lanciando sul mercato “Barbie”. Di fatto la celebre “American Girl” non è altro che l’erede di Lilli, una bambola molto simile a Barbie commercializzata in Svizzera negli anni cinquanta. I due coniugi infatti ebbero l’intuizione di produrre un nuovo tipo di bambola dalla vita reale, prendendo a modello la bambola Lilli, che videro esposta in una vetrina mentre erano in vacanza a Lucerna nel 1957. Solo due anni più tardi, il 9 marzo 1959, Barbie ha fatto il suo ingresso alla fiera del giocattolo di New York per diventare il mito che tutti noi oggi conosciamo.

Più di recente, in campo artistico è stato Mr. Brainwash, pseudonimo di Thierry Guetta, a rilanciare la pop art, rielaborando immagini di opere famose, come quelle di Andy Warhol, con la tecnica dello “scanning and photoshopping”. E’ nota la copertina che Mr. Brainwash ha realizzato per l’album di Madonna, Celebration, nel 2009.

Anche se magari non abbiamo, o non abbiamo ancora, le intuizioni di un Bandler, di un Handler o di un Guetta, possiamo comunque esercitarci ad alimentare la nostra creatività facendo tesoro dei consigli forniti da Jarmusch, ricordandoci che non è tanto importante da dove prendiamo le cose, quanto dove le portiamo. E’ la nostra sensibilità a fare la differenza: a parità di stimoli, dentro di me può risuonare qualcosa che per un altro può essere totalmente ininfluente e viceversa.

Ecco perché siamo autentici quando prestiamo attenzione solo a ciò che parla direttamente alla nostra anima. Perché giunge immediata un’intuizione che parla alla nostra vera essenza e come tale diventa di valore inestimabile, capace persino di produrre nuovi linguaggi e codici espressivi. Il mondo dell’arte insegna.

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